Pleasure: lo sguardo di Ninja Thyberg sull’industria del p*rno

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Di Beatrice Mele

L’industria pornografica è un mondo avvolto nel mistero ma per qualche ragione ossimorica, è sempre riconosciuto e apprezzato da molti. Ninjia Thyberg con il suo lungometraggio Pleasure, ha voluto scavare in profondità alla ricerca di una narrazione reale che potesse spogliare la pornografia dai suoi stigmi e pregiudizi, mostrandone anche la brutalità e la violenza. Il film è attualmente disponibile sulla piattaforma Mubi.

 

1.Gli studi di Ninja Thyberg

Ninja Thyberg, regista svedese, lungo la sua carriera, ha sempre affrontato la tematica della sessualità. Il modo in cui ne parla è molto spesso diretto, cruento e tangibile. Ha diretto diversi cortometraggi le cui tematiche spaziavano tra il sesso e le dinamiche di gruppo nell’industria in questione, in relazione al potere esercitato sui corpi, in questo caso femminili, sul loro uso e sfruttamento.

La regista, nei suoi progetti, racconta del perché queste tematiche le stanno a cuore. Il motivo principale è legato alla sua formazione: aveva bisogno di liberarsi di tutti i pregiudizi inculcati dalla società e per questa ragione, una volta intrapresi gli studi universitari, scrisse un saggio sull’industria del p*rno. Questi studi hanno messo le basi per quelli che sono stati i suoi successivi studi di decostruzione personale e cinematografici.

Per quanto riguarda Plesure e il discorso sul sesso, come lavoro e attività in cui il potere dello sguardo è detenuto da una predominanza maschile, e la problematicità etica di questo modus operandi, ha avuto la sua completa realizzazione nella pellicola .

Le riprese del film sono iniziate nel 2018, quando ancora il progetto, nonostante fosse stato approvato, era ancora in costruzione in quanto mancava la protagonista.

La regista svedese dal 2018 al 2021 si è completamente concentrata sugli sudi circa l’industria del porno, il suo funzionamento, passando molto tempo sui set, conoscendo numerosi attori e attrici del sistema industriale. Tutto questo oltre ad essere un profondo processo conoscitivo, è stato necessario per garantire realismo e vicinanza da trasmettere poi al progetto filmico.

2.ALLA disperata ricerca di bella

Interpretare il ruolo di Bella, la protagonista della pellicola, sembrava non essere all’altezza di nessuno. La regista, ha più volte affermato, che aveva un’idea tutta sua di come doveva essere la sua protagonista e quasi nessuna riusciva ad assomigliare a quell’immagine predefinita.

Quando vengono realizzati film come questi, trovare la persona giusta è fondamentale. Tutto il film dipende dalla protagonista, il cui ruolo è quello di avere a che fare direttamente lo spettatore, essere la colonna portante della narrazione, in poche parole doveva avere molto talento!

Il ruolo è molto difficile a livello fisico e mentale. Un’aspirante porno star che si trova a dover far fronte a tutte le aspettative e gli ostacoli in un sistema privo di scrupoli e difficile,  un sistema pretenzioso e di predominanza maschile, come quello dell’industria pornografica.

Tutto sembrava complicarsi quando, attraverso conoscenze in comune, Ninja conosce Sofia Kappel, una ragazza americana, una non attrice, ed è ciak a prima vista! Di fatti Sofia, dopo una serie di incontri e audizione ottiene la parte e il film inizia a prendere forma grazie a lei ed intorno a lei.

3. un film sul sesso ma senza coordinatore  d’intimità

La prima fase della produzione del film venne avviata nel 2018. All’epoca Hollywood non aveva tra i suoi ranghi una figura che ora deve essere legalmente sempre presente sui set cinematografici.

Quando si parla di coordinatore o coordinatrice d’intimità, si parla delle personalità punto di riferimento per gli attori e per le attrici durante le scene intime.

Questa figura non è esistita fino  l’avvento del movimento me too, in seguito alle molestie, abusi che sono state successivamente denunciate. Plesure, di conseguenza, non ha mai assunto un coordinatore d’intimità, è spettato a Ninja Thymberg assumere il ruolo mancante.

Nonostante l’assenza del* coordinator*, e data la tematica del film, è stato fatto tutto cercando si far sentire la protagonista al sicuro al di fuori e durante le riprese. La regista infatti si è impegnata a garantire un ambiente, anche circa la formazione del cast, sicuro e rispettoso, al contrario di ciò che stavano girando.

Il consenso il questi casi è uno dei fattori principali e dato che il film parla anche di questo. Tutto è reso possibile dalla grande maestria della Thymberg che ha ascoltato e guidato glia attori in particolare Sofia, senza mai dare per scontato i loro bisogni.

4. trama

Pleasure è un film crudele e reale sulla vita delle attrici nel mondo del p*rno. La storia ruota intorno a Bella, una ragazza svedese che si trasferisce in America nello specifico a Los Angeles, per realizzare il suo sogno. Il film ricostruisce a tappe la sua formazione e gli sforzi che Bella fa per raggiungere il suo obbiettivo.

Tutte le richieste e le attività che le vengono proposte, sono dolorose e a tratti umilianti. Tutto questo comporta una trasformazione nella protagonista che esce dall’esperienza di scalata sociale in questa industria, distrutta fisicamente ed emotivamente.

L’intento del film è quello di mostrare un ritratto non stereotipato dell’industria del porno, sottonlineandone le dinamiche di potere quasi sempre maschili.

5. un nuovo sogno americano

Sophia Kappel è un’attrice americana ma nel film il suo personaggio è una ragazza svedese di vent’anni. Un aspetto del film è come Bella in qualche modo, incarni l’idea di sogno americano. fare i conti con l’idea che seguendo i tuoi sogni e impegnandoti, è possibile raggiungere i propri obbiettivi.

Il sogno americano, come raccontato nei grandi romanzi, ha quasi sempre un lato oscuro. I posti per gli eletti sono pochi, fino a che punto siamo disposti a sacrificare per arrivare fino alla vetta? Il sogno americano subisce una reinterpretazione che ha come elementi principali la autodeterminazione del corpo che comporta quasi un annientamento.

La fine del film mette in luce il  modo in cui questo processo trattiene e ha sempre trattenuto il sabotaggio dei propri ideali.

L’idea di sogno americano è incarnato anche dall’estetica di Bella che all’inizio si presenta come “la tipica ragazza della porta accanto” fino poi a diventare qualcosa di opposto, frutto della sua trasformazione non solo di carriera ma anche attoriale, incattivita dalle circostanze.

6. il dialogo con il sex work

Il film affronta tematiche importanti come il senso di comunità che le ragazze instaurano una volta che si incontrano nelle case. Il ruolo del consenso come falso strumento utilizzato nei primi momenti ma che poi, viene completamente dimenticato insieme alle safe word ecc.

Pleasure mette in risalto l’importanza dei social in tutto questo, come internet aiuti a formare non solo gli attori e le attrici, dando loro la possibilità di mergere e di presentarsi al mondo.

Data la complicata questione etica del tema, consiglio la lettura come approfondimento e ulteriore spiegazione di questo articolo.

Questo documento delinea in maniera lucida la questione femminista sul sesso e la prostituzione. https://www.associazioneiroko.org/slide-ita/pornografia-e-prostituzione-dialogo-con-gail-dines/ 

 

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