di Desirée Altobelli
Oldboy è uno di quei film che, a più di venti anni dalla sua uscita (avvenuta nel 2003), resta ancora un cult da vedere e rivedere. Diretto da Park Chan-wook, mette al centro della sua trama la vendetta. Fa infatti parte della cosiddetta trilogia della vendetta, preceduto da Mr. Vendetta (2002) e Lady Vendetta (2005). Definito da Arte Settima come un «cinecomic, anche se atipico», il film è ispirato all’omonimo manga di Garon Tsuchiya, disegnato da Nobuaki Minegishi e pubblicato a capitoli sulla rivista Manga Action di Futabasha tra il 1996 e il 1998.
Il protagonista Oh Dae-su si ritrova imprigionato per 15 anni in una stanza di hotel, senza conoscere la ragione per cui sta scontando questa pena. Unico contatto con il mondo esterno è una TV, che lo salva dal perdere il senno e da cui apprende le arti marziali. Liberato senza alcun motivo apparente, Oh Dae-su finisce per diventare ostaggio del suo stesso irrefrenabile desiderio di vendetta, che lo porterà a una fine tragica. Il film spinge allo stremo ogni tabù e timore che ha caratterizzato la società umana fin dall’antichità: l’uso spropositato di violenza, l’incesto, e la manipolazione attraverso l’ipnosi, che alla fine sembra addirittura essere l’unica alternativa per il protagonista. Il finale assume però un senso moralmente accettabile quando si considera l’enigmatica frase ricorrente in tutto il film: «Sorridi, e il mondo sorriderà con te. Piangi, e piangerai da solo.»
Frutto di una lunga riflessione tra Park Chan-wook e del produttore Syd Lim, il film è costellato di curiosità. Qui ve ne presentiamo 10 (più due supllementari)!
- Il polpo vivo: La scena in cui Oh Dae-su mangia un polpo vivo è stata girata con un vero polpo. O meglio, con quattro polpi. L’attore Choi Min-sik, nonostante fosse buddhista e vegetariano, ha dovuto rifare la scena quattro volte prima di girare quella giusta.
- Il regista: Il regista Park Chan-wook ha fatto un cameo nel film come uno dei clienti del ristorante di sushi.
- Il corridoio: La scena iconica in cui Oh Dae-su combatte contro più di dieci uomini in un corridoio è stata girata in un’unica ripresa di tre minuti.
- Ispirazioni: Il film si ispira a diverse opere, tra cui il già citato manga Oldboy di Garon Tsuchiya, il romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas e la tragedia greca (Edipo Re di Sofocle in particolare).
- Il manga: Il film riporta importanti modifiche rispetto al manga: è ambientato in Corea e non a Tokyo, il protagonista del manga, Goto, è molto meno violento di Oh Dae-su e tutta l’azione scaturisce da un episodio di bullismo a scuola, non da un incesto.
- Il titolo: Il titolo originale del film in coreano è “Oldeuboi”, che significa “vecchio ragazzo”. Il titolo inglese “Oldboy” è stato scelto per rendere il film più accessibile al pubblico internazionale.
- La censura: Oldboy è stato vietato ai minori di 18 anni in molti Paesi a causa della sua violenza esplicita.
- Il successo: Oldboy è stato un grande successo di critica e pubblico, vincendo il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2004. Durante il festival, il regista Quentin Tarantino elogiò il film affermando addirittura: «è il film che avrei voluto fare io».
- Remake: Nel 2013 Spike Lee ha diretto un remake, in stile americano, di Oldboy, che tuttavia non ha avuto lo stesso successo del film originale.
- Riconoscimenti: Oldboy è considerato uno dei migliori film coreani di tutti i tempi. Il British Film Institute lo ha inserito nella lista dei 100 migliori film del XXI secolo.
Curiosità supplementari:
- La scena in cui Oh Dae-su viene ipnotizzato è stata girata con l’aiuto di un vero ipnotista.
- La musica del film è stata composta da Choe Yeong-wook, che ha collaborato con Park Chan-wook in altri film.